8 novembre 2010

"When it sings to itself of its long lost loves."

sento il distacco. L'abbandono. Mi vesto di formalità e tornerò a casa. Senza grandi idee. Mi sto perdendo qualcosa.

Magari essere come loro. Mi nascondo dietro ad una Moleskine, scrivendo pur di scomparire. Nessuno guarda e nessuno guarderà. neanche il coraggio di prendere un caffè. scienze della comunicazione. tu che non sei capace di comunicare. è anche simpatica, la vita.

non c'è bisogno di dire nulla. estraneità. solitudine. vivere in un'altra dimensione. parallela, inesistente. tutto nella mia mente, tutto in silenzio. oltre l'ostacolo, oltre il dolore. oltre l'orizzonte, oltre il mare, aspettando un'alba che non verrà. La lunga notte.

delusioni che si accatastano sul ciglio del burrone. il salto sarà più alto e spaventoso. nel vuoto si è schiavi solo della gravità, però.

Squalor Victoria.

"perchè aspetti e sogni ancora, cosciente dell'estraneità da ogni affare umano?"
"perchè è un buon modo per addormentarsi."

da Moleskine. nel mezzo di Piazza Rosate, Bergamo. 3/11.

Dream, Brother.

"che poi, aspetta, da perdere non c'è più niente. le risposte saranno sempre le stesse, esattamente come le domande. ne passeranno di persone sui nostri cuori sgualciti, a stirarli ci pensa il vento (parole), e la pioggia (gesti) li inumidirà. ci penserà la realtà (esiste) a stropicciarli di nuovo, a stringerli, a farli piangere. gocce d'acqua si poseranno sul pavimento (anima) e il calore (emozione) le asciugherà: vapore. che riempirà le stanze dei pensieri. respirarlo ad occhi chiusi, provando il sapore agrodolce, e sentirsene ebbri, pronti allo svenimento. è cloroformio. risveglio che ha ancora il profumo del sonno, dell'incoscienza. chiudi gli occhi, pregando che il sonno ritorni, che il sogno ricominci.. troppo tardi. le gambe vogliono correre, t'avvisano con spasmi sconnessi. proprio come nel sonno. quegli spasmi, mentre aspetti il mattino, ti vogliono far svegliare. o svegliano chi dorme nel tuo letto. il dominio di sè, nella dipendenza dal mondo. peccato, ora sei sveglia solo tu. un corpo inerme giace accanto al tuo: forse sogna, forse è perso. in un'altra dimensione, lontana dalla tua. incomunicabilità. non dormirai più. sarà una lunga veglia. una ricerca del senso. qualcosa ti sfiora la guancia: è il lenzuolo, mosso dal sognatore. che mai potrai svegliare."

15 Minutes.

"taglia la corda e scappa, più veloce che puoi. corri, corri dio santo.

è il passo più lungo della gamba. sul precipizio: o ci si lancia giù o si indietreggia. bè, io sono caduta. e quindi? fa differenza?

indifferenza! sguardi e parole. e se ci pensi, a volte una parola in più cambia il significato di mille cose dette prima.

stravolgimento-perplessità-fuga-indifferenza."

"presi un carboncino. una gomma. e il mio album. ci soffiai sopra: polvere e starnuti. solchi e strappi, mani sporche come da bambina. cancellare. e forse, dimenticare. ritrovai solo pezzi di fogli, tanti scarabocchi a metà. le vostre parole sono state lame taglienti.

oggi ho raccolto i pezzi dei pezzi dell'album. li ho visti bruciare, tra le mie mani. ne è rimasta la cenere. che ora sento sulle mani e in gola.

e un altro album, in questa vita.. no, quello non si può avere."

"spingimi e fammi sbattere contro un muro. spaccami la testa con colpi d'affetto improvvisi. è il mio incoraggiamento, ho sbagliato io-tu-noi-il sistema. domani che sarà una settimana, e ora dovrei dire forse. massacrami. parole, dimmi che significato hanno, e perchè mi stanno portando alla fine. tu che vuoi cambiare il mondo, non cambierai me. uccidimi e facciamola finita."

Keep The Car Running.

le ossa si sono impregnate d'acqua. giuro, ho visto un pezzo di muro crollare. o semplicemente quel mascara non era tanto "waterproof" quanto vantava la pubblicità. scivolava bene e non si arrestava: senza respiro, un battito. dolce e solitario. Lampioni accesi, conducevano a casa. dove l'odore è familiare, dove i biscotti sono sempre al solito scaffale. tace l'anima, per l'imbarazzo. riscoprirsi possessori del tutto e del nulla: l'ingenuità l'ho consegnata al mio primo bacio, la fiducia alla prima promessa, l'essenza al primo batticuore. mortale.

ripensarsi e inghiottire aria compressa. sfiorare i ciottoli della strada, per paura di ferirli. sentivo affinità e simpatia, per l'inanimato.

non più una parola. nè il silenzio. nè un sorriso.

solo il rumore della mia ombra che non mi fa fermare.

There's a fear I keep so deep, knew its name since before I could speak.

"Sorrow waited, sorrow won" vs "'Cause it was how, how I wore you down"

"Sorrow waited, sorrow won"

respira nel silenzio
(ovviamente)
"non si guarda intorno."
è solo una luce,
spenta.
distribuisce sorrisi e parole d'amore
(copiosamente)
"non richiede e non riceve!"
è solo una risposta,
ordinaria.
sanguina nei festeggiamenti
(segretamente)
"c'è sempre."
è solo un'anima,
desolata.

"'Cause it was how, how I wore you down"

la maschera e l'epifania
il sudore e la passione.
brucia il corpo:
è il desiderio
di salpare
navigare
affondare
in te.
sul pavimento
s'adagia il corpo febbrile.
(il ghiaccio nell'inferno si scioglie.)
ruscelli d'acqua
riempiono la stanza.
annegai
in me.

Secret meeting.

nell'occhio dello sconosciuto
ritrovai il colore dell'iride che tanto mi fece innamorare.
nei suoi capelli
i morbidi ricci che tanto desiderai toccare.
nelle sue guance
la scia delle mie labbra, ora infelici.

il boato dell'attimo,
il fischio del treno.

brucia il pensiero di te.

Watching the ships roll in.

nel buio ci disegnerei il profilo blu del mare
osserverei l'agitarsi delle onde
il loro ripiegarsi su se stesse
il loro infrangersi sui nostri piedi..
la mia mano accarezza la tua.
nel buio ci disegnerei il profilo della tua pelle calda
osserverei l'ombra che proietti su di me
il suo proteggermi dal sole malinconico
il suo farmi sentire parte di te..
la mia mano sfiora il tuo viso.
nel buio ci disegnerei la tua bocca
osserverei la sua forma sinuosa
per poterla baciare
per poterla avere mia, ancora..
la mia mano si ferma, sopra le tue labbra.

nel buio, disegnare. senza te.

Ice Age.

la base per partire. un suolo di ghiaia, tutte quelle piccole pietre, che ci fanno sbucciare le ginocchia: scorre qualche goccia di sangue, la pelle diventa fuoco, e ci fa stringere gli occhi, non facendoci vedere più la strada. è in quel momento che si inizia a sognare. o a non vivere?
apparente stato di controllo: l'apátheia.
quando si nasce?
quando si muore?
nel mezzo, che si fa?
"si vive", mi dicono.
cosa vuol dire vivere?

non basta respirare. vivere è guardare negli occhi e intuire. è provare il freddo di Dicembre e sentire le ossa spezzarsi. è abbracciare un'occasione. è aspettare che il sole tramonti. è ridere ricordando un attimo VISSUTO. è ascoltare una canzone e aspettare che quel sentimento svanisca. è battere le mani. è svegliarsi dopo una sbronza. è perdere. è vincere. è sentirsi unici nell'uguaglianza. è correre e sbattere contro un vetro (illusioni, le chiamano). è sentirsi stupidi. è sentirsi soli. è aspettare. è fare. è sentirsi stanchi.

è tutto. ma a volte sembra niente.

è saltare nel vuoto. è affidarsi a qualcosa. è chiedere la mano ad un altro. è sfidare e sfidarsi. è sentirsi oppressi. è vedere la luce nel buio. è sperare, per poi perdere. è vergognarsi. è distruggere la casa che ci si è costruiti. è mandare tutto a fanculo. è non averne mai abbastanza.

vivere
è
essere
liberi.

2 settembre 2010

hell.

lasciarsi andare. parte e l'assenza mi spaventa. era l'unico motivo per cui uscivo. nella sua ombra mi nascondevo. ora chi mi rivedrà più lì. nessuno. non amo essere me stessa. e forse neanche tu l'hai capito. forse nessuno mai lo capirà. ma non me ne preoccupo. ho imparato a mentire bene, a dipingere la mia maschera egregiamente. poche volte il trucco si scoglie, ma ho sempre il fard nel taschino della borsa. vivo nell'ombra e di ombra vivo. non c'è nulla di poetico in quello che scrivo, scrivo guardando la tastiera e le mie dita che veloci battono i tasti. vorresi solo svuotare la testa, per sentirmi meno sola. ma non cambia nulla. lei se ne va. lui arriverà. lui, per 4 giorni, lui che neanche conosco, dio cosa sto facendo? dove sto andando? sono davvero una pecorella smarrita. mai riuscirò ad uscire qui, nel mio paese, senza provare vergogna, senza la voglia di nascondermi. ecco, quando esco con lei non è così: me ne frego. perchè ho lei. mi fa ombra e mi fa stare bene. da dio. ascolta le mie cazzate. ascolta le mie bugie e ci crede. sei la persona con cui mento di meno, S. fra meno di un mese sarò sola. per davvero. senza nessuno con cui sparare cazzate.
è la vita che mi merito.
se dentro hai il vuoto, meriti il vuoto.

mi ha rubato tutto, quel ragazzo. si, lui. non più gioia. più niente. non c'è neanche spazio per il dolore. solo per il vuoto. immenso vuoto. senza sapore. senza emozione.
sono arrivata a destinazione: l'assenza di passioni ed emozioni.

22 agosto 2010

writing.

non scorrono le dita. ci vuole impegno. impegno per poter denudare l'anima. nero su bianco, niente è più come prima. era un atto istintivo, come un tuffarsi nel mare. ora non più. mi hanno legato le mani, serrato la bocca con lo scotch. posso ancora guardare, o metteranno anche una benda sugli occhi? non gestisco nulla. così sola, così isolata. lontana dal mondo e da ciò che fu.
mi sta mangiando. parlare, non riesco. comunicare.
vomitare.

15 giugno 2010

Dimension.

nervosismo a livelli stellari: non c'è tempo. quanto tempo polverizzato, in un'attesa logorante, guerra di trincea, domenica, e il tuo fronte è caduto sotto i colpi del nemico. chissà perchè non riesco mai a prendere nulla alla leggera. ho aspettato una telefonata, ore davanti ad uno schermo colorato. per cosa? per chi? ma soprattutto, perchè?
un egoismo intelligente, ci vuole. che stupida. sbem sbem, contro il muro. stupida stupida e ancora stupida. le pagine si moltiplicano e ci vorrebbero mesi per impararle.
la rabbia non si risparmia. quanta voglia di violenza. dentro ho tutta la rabbia
del pianeta,
di ogni donna,
di ogni bambina.
tradita dall'inquinamento,
dall'amore,
dalla corda spezzata.

31 maggio 2010

27 maggio 2010

I'm prepared for one big silence.

infelicità sono infelice infelice ride di gusto e la trasparenza mi appartiene continuerò a mentire per farti ridere ancora di più per farvi ridere per farlo ridere destinata a questo chiamalo destino fato dio definire non mi piace spazzatura sono un osso di seppia di montale sbattuto sulla riva del mare i cocci hanno tagliato anche me dimenticare per tutti è così facile sono spazzata via come sabbia sulla mano così inutile così privo di senso questo mio respirare vano inutile è un tormento continuo nessuna parola conforta forse qualche poesia o qualche immagine il resto ha il sapore del marcio e del già masticato parole dette e ridette tritate e ritritate ma tutto sa fare sempre più male non ho più niente da dare e neanche da ricevere qui è tutto devastato guarda qui c'è la devastazione ma la ricopro con formalità e sorrisi facili e ti fermi l'apparenza
silenzio.

24 maggio 2010

you'll never believe me what I found.

mistaken for strangers il viaggio prosegue per tutti ma non per me sorpresa sorpresa dio che canzone dove riesce ad arrivare arriva dove nessuno è mai arrivato è una delle poche va avanti anche senza di te dome mettitelo in testa conficcatelo fatti anche del male ma è così tutti sono così tutti utili nessuno indispensabile è così è un concetto così chiaro e così semplice che quasi fa piangere sveglia sveglia sveglia l'album scorre e con le canzoni anche il mio sangue le note si uniscono con i globuli rossi e le parole alle piastrine protezione per le infezioni solo la musica riesce a curare insieme al silenzio brainy brainy brainy stamattina non ce l'ho fatta a svegliarmi troppo stanca e neanche sono andata in palestra oggi che ragazza senza motivazione sarà una settimana pesante bitume sono un bitume forse vorrei solo dormire e vedermi cambiare qui lottare serve solo per perdere è simpatica la mia mediocrità che si svela in ogni secondo in ogni respiro ma lei è meravigliosa ma lei è così leggera e sensibile ma è anche così falsa tutto questo buonismo oh si non hai mai tempo di farti sentire ma ti penso tanto stronzate qualsiasi cosa tu scrivi con la tua mente eccellente lui non la leggerà l'hai mai capito pensi di riuscire a nasconderti dietro a frasi sconnesse io invece capisco perchè leggo a lui non gliene frega un cazzo e tu ci soffri ancora dopo anni tutti i richiami le canzoni e le poesie che vi siete dedicati tanti applausi io non ho avuto questo onore da parte sua tanti applausi tanti applausi io vivo nell'ombra tu fai solo finta di vivere nell'ombra a volte mi dicono che sono superba ma la superba sei te con le citazioni dotte e le figure a casaccio ti senti anima gentile e lo sei e cristo ti invidio ti invidio da morire come invidio tutto quanti cosa ti manca a me manca tutto ogni piccolo oggetto e difetto odio tutto questo odio questo fottuto ultimo posto che mi è sempre stato assegnato però lo sguardo di oggi del prof dopo la mia battuta a pallavolo è stato emblatico tutta la mia rabbia tutto il mio schifo condensato in un gesto tecnico meccanico tu continua a essere così un giorno ti riguarderà e ti riamerà io sono la seconda terza scelta fra gli scarti del bancone sempre alla fine mai prima non sono mai abbastanza bella intelligente interessante sveglia e allora rimango fra gli scarti e marcisco qui tra fette di prosciutto cinese

22 maggio 2010

fra la sventura e il nulla ho scelto te.

lacrime nuove che sanno di amara verità sprofonda come una fossa e neanche sorride a chi mai interessa e quelle parole non hanno toccato alcuna corda o forse sì ho pianto e ho perso tempo è un tormento una tempesta che non si manifesta ma dentro di me c'è terra devastata questa solitudine questo sentirmi solacontutti l'ennesima attacco di panico da sola non riesco ad affrontare la folla ammetterlo un passo in avanti il respiro era veloce e mi girava la testa ma a chi interessa l'importante è che sorride lui un sano egoismo ma io non ho un ego come farlo capire non mi guarda la terra non mi sente tutto imploderà e io insieme vi sto deludendo l'altra notte ancora il buio ma chi sa chi capisce nessuno e neanche rimarrà la scia nella vita degli altri io sono il fantasma dell'opera o semplicemente una nullità per lei mille attenzioni mille parole per me allegorie nascoste per me il niente non ti annullare per l'altro come ho fatto io e invece io l'ho fatto e non riesco a respirare per il magone mi tormenta mi distrugge sono un peso il fardello scaricata sulla strada come il bitume sono un sacco di spazzatura da riempire e buttare tutto il resto è il meglio tutto il resto è il perfetto ma cosa ti manca mi manca tutto ogni pezzo ogni qualità sarò anche cresciuta ma con me anche il dolore sono la delusione mi chiedo perchè facciano tutto questo per me per lei ogni pensiero per lei ogni azione per me pietà per me favore sono talmente banale e inutile bitume spazzatuta pattumiera e in questo pomeriggio di sole mi sento merda come in ogni pomeriggio di sole

21 maggio 2010

è una strada a senso unico inutile tentare di cancellare il passato io sono sempre stata questo e mai cambierò l'eterno ritorno ho il sapore del sorriso facile nella bocca e ridevo e non pensavo ancora adesso lo faccio non penso scrivo senza alcuna spinta o forse sì forse dovrei smettere cancellare queste parole no va bene così sono tornata l'eterno ritorno ed è bello così ed è giusto così fino alla fine voglia di volare insana la mente è leggera artifici naturali e voglia di staccarmi dal terreno sono sulla mia strada la vecchia strada e sorrido pensando al passato alle lacrime di ieri oggi sono rugiada su legno d'ebano l'ultima volta mesi fa ricomincio per non smettere di deludermi infrango ogni regola è il rischio che ho scelto infrangere le regole morali e universali per tornare all'origine qualcuno mi odierà ma chi sfiora il pensiero non sfiora neanche più neanche me sono diventata qualcosa di nuovo sciolta al sole come un ghiacciaio pronta a scorrere no pronta a ridere sì e forse anche a sentire il cuore veloce ma non più con te certe cose finiscono e rimane la scia dietro ma dal suono della voce capisco tutto la porta si è chiusa avanti un'altra la mia visita l'ho già avuta sorrido e lacrime non scorrono più so incassare bene ogni colpo ho il fisico per farlo infrangere le regole tornare a ridere aiutata dalla natura ridi pure di me o schifami sarà la mia occasione per ridere della mia banalità non ho nessuno d'amare stanotte l'amore si fa in due mica da soli altrimenti sarebbe facile i miei sbagli sono i migliori e le strade si dividono e il cielo oggi mi sembra più azzurro non mi graffia più stacco la mente e torno a essere la biasimabile biasima biasima finchè vuoi nel mentre la mia disintegrazione!

20 maggio 2010

No, you said no you will no.

è l'indaco del cielo di questa sera che non mi fa pensare mi emoziona mi colpisce non lo guardo fisso rischierei di rovinarlo lo spio con la coda dell'occhio dalla mia finestra sguardo fugace come faccio ora con te fugace fugace fugace chissà a che pensi se concretizzi i pensieri o inventi tutto io mi perdo in me stessa recriminare facile criticare possibile lo yogurt della muller mi piace un sacco è vellutato e poi dopo palestra ci vuole il cielo mi piace dio se mi piace più si avvicina alle cime delle montagne più diventa chiaro sfuma e il sole lo riscalda con i suoi raggi lontani devo studiare il cielo mi è caduta la bottiglietta d'acqua sul libro di astronomia che palle ma che cazzo io qui non faccio niente oltre che pensare ma chi capisce è bravo quante illusioni io gioco io parlo io mangio io penso io sono forse che poi niente è mai sicuro abbastanza magari è come matrix l'ha detto anche lei oggi e l'altra lei è bella sempre più di me tutto è più di me ogni cosa riesce a meravigliarmi e a stupirmi ancora o forse non è vero sono specchio sono un pianeta domani lui non ci sarà va dall'amata si ma non capisci quanto ho pianto verde fino alla mattina perseguitata da me tu ridi e io non so guardare altro che quella scia ma chi vuoi che mai capisca mi manca la stabilità divino guardare come progettano me mi progettano sono un'aliena straniera esule da che da me da te da voi dall'universo ma ormai ho solo voglia di correre sul tapis roulant e di preparare biscotti alle nocciole che non posso neanche mangiare mi stringi la mano oppure no mi dai un bacio oppure no mi porti con te oppure no hai detto no voglio no hai detto no.

19 maggio 2010

I'll laugh until my head comes off.

è il silenzio che non mi piace e mai mi piacerà perchè la mia mente pensa di continuo mai sta zitta e non s'assopisce dentro forse questa è la mia unica salvezza se non parlo è perchè dentro ho così tanto rumore che il tuo silenzio quasi mi pare voce rumore assordante vorrei mangiare del sushi ma non c'era al supermercato e tra biscotti e shampoo e penso a te che non pensi a me e forse mai mi hai pensato sei il mio primo pensiero e l'ultimo tra tacito e heidegger voglio portare montale all'esame perchè in questo periodo mi capisce più di me stessa prova quello che provo io stai impazzendo è probabile e ho gli da pellicano ma non so perchè vado in palestra perchè è salutare fumo perchè mi fa calmare ho voglia di strafogarmi di schifezze fino a vomitare il buio della notte e il divano mi abbraccia ieri notte ho visto the dreamers rete quattro passa sempre bei film e anche in quel momento ti pensavo l'altro ieri ho aspettato la mezzanotte senza un motivo forse c'era il motivo ma per te è sempre comunque una cazzata una mia bugia sono bugiarda e traditrice sono passato di verdura che battuta squallida e il tuo silenzio devasta e distrugge e ti vorrei parlare ma non vuoi che io lo faccia mi hai coperto la bocca con nastro adesivo e mi hai legato le mani non mi credi e mai l'hai fatto ho mal di pancia sarà colpa della carne che ho mangiato in due secondi la sigaretta si è consumata lenta e si parlava di quando partire e a che ora mi piace scrivere così ormai lo faccio da tempo sul mio quadernetto blu nessuno sa leggermi nessuno sa guardarmi neanche io pensa se puoi farlo tu e dici di conoscermi e che quella persona ero io vorrei bestemmiare ma non mi va di farlo forse dio esiste e se la sta prendendo con me pago debiti non miei devo smetterla di guardarmi così dentro perchè mi perdo nel vuoto tu riempivi saziavi illumivani il grigio delle mie giornate io per te ero niente e ora sono meno di niente prima ero un netrino ora sono un quark è un vulcano che esplode non c'è più niente da fare tutto si è polverizzato e io ho investito tutti i miei risparmi nel sogno di respirare con te ma è inutile non c'è nulla da ricostruire io vorrei ricostruire tu no io amica di tutti so anche sorridere e tirare su ma io affondo e tu pretendi di parlare del più e del meno non mi conosci mai mi hai conosciuto ho voglia di fumare e sentire la testa leggera ridere per nulla tornare a quei momenti in cui dieci euro erano mezz'ora di pausa dal caos sono uno schifo se mi ingozzo di cibo nessuno mi vuole più e quando tu eri con me non mangiavo perchè non volevo essere brutta per te ancora di più voglio avere le sue gambe e la testa dell'altra ah ma loro mi vogliono bene stronzate loro mi pensano stronzate a loro manco stronzate cumuli di stronzate sulla mia testa e tu ridi e sei felice anche senza di me per nessuno sono importante per me gli altri sono indispensabili io sono un pezzo di ricambio multiuso dove servo mi ci metti e m'adatto sono di plastina dammi la forma che vuoi sarò quello che vuoi e mi fa ancora male la pancia il male non passa e anche se vomito sarei punto a capo ho i miei segreti e i miei desideri che mai rivelerò la mia anima è muta e non comunica più nessuno un giorno smetterà anche di comunicare con se stessa e l'inerzia è originale come la vita di zeno io sono zeno corsini sono un sano malato e sorrido ma dietro agli occhi c'è l'oceano in tempesta e un male che non passa meno male che esistono gli occhi a nascondere l'anima.

18 maggio 2010

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flusso di coscienza senza virgole e puntini e non rivedo quello che scrivo non c'è tempo e neanche spazio alla fine mi ritrovo sempre qui tra lacrime e sigarette e mi chiedo quanto sia giusta e lecita questa mia solitudine perchè alla fine mi hai cacciato via ma io mi trovavo bene in quel posto happiness is real when shared cazzo se è vero e io ora ne pago le conseguenze sulla mia pelle giù provata scrivo guardando la tastiera e non mi fermo non mi voglio fermare la mente viaggia e mi riporta a te ma la porta è chiusa e la chiave l'hai gettata nell'oceano oggi era un giorno speciale e ti ho pensato forte fino a che il mio naso ha iniziato a sanguinare tu felice io triste non partecipo alla tua festa nè alla tua gioia e poi la gente fa sempre a meno di qualcuno tutti utili nessuno indispensabile bella filosofia di vita ma non riesco ad applicarla mi hai cacciato come il liberto di marziale qualcuno occupa la mia poltrona io neanche un cantuccio e la mattina svegliarsi è senza motivo e tutto questa sensazione non riesco a renderla concreta riempo le mie ore di attività per non pensarti troppo forte ma ti ritrovo sempre ovunque nel pane e nel tappeto nel treno e nel mio letto ma perchè non sparisci dalla mia testa non mi è facile e mi ci impegno sono trasparente e la mia presenza è spina nel fianco oppure indifferente chissà se ti ricordi di me ancora delle parole e dei baci ogni cosa è per te banale e passata masticata appartenente a ieri io non riesco a staccarmene tu l'hai già fatto e io sono banale e infantile tanto manco leggerai queste cose io appartengo a quella razza di persone che si dimentica in fretta gli ultimi sono sempre ultimi e io sono ultima e in fondo va bene così forse ho un ruolo o sono senplicemente una merda questo mi ripeto ogni mattina e mi tormenta e il tormento non passa neanche fumando neanche dormendo neanche correndo non passa il pensiero di te e della mia distruzione mai pensai di ridurmi così non riesco a guardare indietro e nemmeno avanti non riesco a guardare e a vivere manca qualcosa manca l'aria ma il vento soffia forte e non mi credi più forse mai mi hai creduto per colpa di un errore non mio ma ora ogni mia parola è bugia e cazzata e quanto male non sai che fa non essere creduto da chi ami per davvero e non accetto che le cose possano cambiare e mi tormenta mi tormento e di notte dormo male e piangere e d'amministrazione ma fingere l'ho sempre fatto ma con te mai con te ero io con te stavo bene happiness is real when shared è vero ma non riesco ad accettarlo non ti ho mai reso felice o ti ho fatto sentire sereno sono sempre stata una palla al piede da calciare via e poi a te piace anche giocare a calcio di colpi ne ho ricevuti ma sono sempre qua e vorrei sparire per non sentire tutto questa angoscia munch mi piace perchè il suo grido è anche il mio non mi ascolti più e neanche mi credi se vivo non è più di tuo interesse sono carta straccia di un passato lontano e mi sento spegnere e accendere è un tormento che non si placa la gente dimentica in fretta mia madre ha ragione e poi mi si dimentica in fretta perchè non lascio mai il segno l'ultima è l'ultima e non me ne frega più niente neanche la musica riesce a farmi stare bene a volte mistaken for strangers sono una nullità triste neanche una nullità solo una nullità triste e stai su col morale io ora ti prendo e ti spezzo le braccia perchè sono banale e la gente non sa ama parlare e non capisce non sa che succede io non sto su e se sorrido è perchè sembro più intelligente e mi spezzo la schiena sorreggendo questo peso ma nessuno sta a guardare nessuno l'hai mai fatto oggi è un giorno speciale e non sono lì con te potevo esserci ma ho strappato quel foglietto ma che te ne frega sono solo un fastidio un qualcosa di male che rovina una malapianta un verme nella mela più passa il tempo più questo non è il mio posto questo non è quello che voglio voglio te ma tu non vuoi me e se mi fracasso la testa contro un muro sarebbe semplice dormire per sempre e il futuro non lo voglio vedere e domani sarà solo un altro insulso giorno senza essenza non renderò la mia vita un'opera d'arte perchè sarebbe una merda lo stesso a spunto vivo d'inerzia nel mio silenzio che tanto anche se grido nessuno qui ascolta nemmeno dio quindi non ne vale la pena